The concreteness of circularity
A fine anni Novanta, dopo gli studi umanistici, mi trovai a lavorare in un ufficio acquisti. Allora, i prodotti non prevedevano specifiche di sostenibilità tra i criteri di selezione. A distanza di 20 anni, la crisi ambientale ci ha chiamato a ripensare i sistemi produttivi e ad avere uno sguardo nuovo. La sostenibilità è diventata un fattore centrale per mettere in atto una revisione dei modelli esistenti che ha portato a comporre una visione integrata di oggetto e produzione e, quindi, delle specifiche di selezione di un prodotto. Nel 1966, nel suo The Economics of the Coming Spaceship Earth, Kenneth Boulding aveva prefigurato quanto ci aspettava. “L'economia chiusa del futuro potrebbe similmente essere chiamata l'economia dell'uomo spaziale, in cui la Terra è diventata un'unica navicella spaziale, senza riserve illimitate di nulla, né per estrazione né per inquinamento, e in cui, quindi, l'uomo deve trovare il suo posto in un sistema ecologico ciclico”.
Oggi la progettazione deve occuparsi anche della vita futura di materiali e prodotti, fino a concepirne il reintegro, e questo avviene a partire dalla fase di ideazione. Questo non significa imbrigliare la creatività, ma dotarla di nuovi contenuti da esplorare. La produzione industriale si articola in una lunga filiera che trarrà beneficio dal sapere farsi carico del ciclo di vita di quanto viene immesso sul mercato. Vanno adottate, quindi, precise strategie produttive, investendo in creatività e risorse, cambiando e facendo convergere le proprie energie su queste priorità.