Allestire gli spazi della cultura oggi non riguarda più solo l'aggiornamento degli elementi d'arredo per migliorarne l'estetica, ma - come ci spiegano i progettisti Migliore+Servetto e Piovenefabi - riguarda il ruolo stesso della cultura nella vita civile.
“I luoghi della cultura non possono essere concepiti come casseforti chiuse dove custodire un tesoro, ma devono aprirsi, diventare spazi partecipativi e accessibili, organismi che producano contenuti e che facciano venire voglia alle persone di tornare”, spiega Ice Migliore, cofondatore con Mara Servetto nel 1997 dell'omonimo studio. “Gli spazi della cultura dovrebbero essere piattaforme aperte di cui le persone si possano appropriare. Per avvicinare il mondo meraviglioso dei musei alla vita quotidiana bisogna ripensare la soglia, cioè gli accessi, le biglietterie, gli ingressi e diventare luoghi della French Academy a Villa Medici a Roma.