Domus

La sostenibilità come motore di rilancio socio-ambientale / Sustainability as a social and environmental driver

Quando, nel 1735, il conte Giovanni Battista Orrigoni lasciò definitivamente il Ducato di Milano alla volta del Regno dei Cieli, la sua notevole residenza di Biumo Superiore, tra i colli varesini, finì al centra di una controversia tra Carmelitani Scalzi e Gesuiti, entrambi certi che la villa spettasse al proprio ordine in virtù di una presunta donazione che però nessuno riuscì a provare.

Tra i due litiganti godette la vedova Ida Bossi Orrigoni, che rimase usufruttuaria della casa, mentre i due ordini accettarono di spartirsi i ricavi della futura vendita. Questa si concretizzò nel 1748, quando il marchese Paolo Antonio Menafoglio liquidò Gesuiti e Carmelitani, accettando anche di pagare alla vedova Orrigoni il valore dell'usufrutto.

Fu proprio il marchese Menafoglio a ideare il progetto di ristrutturazione al guale si deve l'assetto odierno del palazzo, sviluppato su tre piani e impostato su una corte a U aperta a ovest sul grande parco.

Ampliata dai successivi interventi di Luigi Canonica a inizio Ottocento e Piero Portaluppi negli anni trenta del Novecento, la dimora fu acguisita negii anni cinqunta da Giuseppe Panza che, di ritorno dagli USA, la scelse quale scrigno per la propria raccolta nascente di Arte Contemporanea. Oggi nota in tutto il mondo, Villa e Collezione Panza vanta oltre 150 opere di artisti prevalentemente americani che convivono con gli arredi rinascimentali e Tardo impero, gli stucchi, i soffitti affrescati e i lampadari di cristallo.

I lavori di Max Cole, Dan Flavin, Robert Irwin, James Turrell, Phil Sims e David Simpson, ma anche dell'infiltrato abruzzese Ettore Spalletti, costituiscono la spina dorsale di una selezione che ha nella luce il proprio filo conduttore simbolo di trascendenza e principio cosmogonico.

Nasce Edison Next, sul terriotorio

Donata dallo stesso Giuseppe Panza e dalla moglie Giovanna, la Villa fa parte del patrimonio della piattaforma Edison Next, nata per accompagnare aziende e territori nella decarbonizzazione e un uso efficiente delle risorse, è stata la riduzione del 90 percento dei consumi, evitando così remisslone di 13,2 tonnellate di CO all'anno.

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